mercoledì 8 settembre 2010

Le vaccinazioni pediatriche - seconda puntata

Prima puntata: http://elepanzi.blogspot.com/2010/08/le-vaccinazioni-pediatriche-ovvero-la.html

Avanti, ditemi, chi di voi ha mai messo in dubbio il fatto che i vaccini abbiano debellato malattie orribili e che siano una cosa solo positiva, che si fa e basta?
Non vi preoccupate, non sono qui per criticarvi, perché io ho fatto la stessa cosa per 39 anni della mia vita. Ma quante sono le cose che accettiamo in maniera totalmente acritica, come questa? Poche cose direi, i dogmi religiosi, per chi è credente, e come tale, appunto, Crede, senza porsi domande.
Allora perché vige in generale questo stato di totale passività nei confronti della pratica vaccinale? Perché tutti noi, ma anche tantissimi medici, non siamo neanche interessati a porci delle domande in merito?
Vorrei appunto sollecitare la vostra curiosità, innescando una caccia ai dati che non potrà che aprirvi gli occhi.

Per che cosa vacciniamo? un po’ di dati epidemiologici.


Innanzitutto, sappiamo esattamente per quali malattie vacciniamo i nostri figli e che incidenza hanno ancora queste malattie nel mondo?
Oggi è in vigore l’utilizzo della vaccinazione esavalente, che contiene cioè 6 vaccini insieme: i 4 obbligatori (anche se come ho detto, in Piemonte e in altre regioni Italiane l’obbligo è decaduto) Polio, Tetano, Difterite e Epatite B, più 2 facoltativi: Haemophilus B, Pertosse.
Bisogna innanzitutto farsi un discorso serio su quale sia la possibilità al giorno d’oggi di contrarre una di queste malattie, che tipo di quadro clinico danno e con che esiti, per poi poter soppesare il rapporto rischio/beneficio della pratica vaccinale.

Non voglio addentrarmi troppo nei dettagli perché non basterebbero 10 puntate altrimenti ad esaurire l’argomento, vi invito pertanto ad approfondire consultando il web e i vari libri di cui troverete menzione nel testo.
Ugualmente, vi esorto a consultare i grafici (da fonti quali OMS, ministero della salute, CDC americani) di andamento delle epidemie, relative alle malattie in questione, che mostrano come prendendo in considerazione intervalli di tempo più ampi rispetto a quelli dall’introduzione di ciascun vaccino, le malattie stessero già scomparendo da sole. I vaccini non sembrano avere minimamente alterato l’andamento delle curve, che si mostrano in costante discesa dai primi anni del novecento, con picchi epidemici durante i due grandi conflitti, a dimostrazione del fatto che le condizioni igieniche migliorate sono valse più di qualsiasi vaccino.


Dunque, cominciamo con il dire che l’Europa è stata dichiarata Polio Free nel 2002 dall’OMS e che la malattia è endemica in paesi come l’India e l’Egitto (che, voglio sottolineare, ha una copertura vaccinale superiore al 90%); rimane il fatto che, contrariamente alla credenza popolare, il 90-95% delle infezioni hanno un decorso benigno con pochi o nessun sintomo.
Il tetano è un batterio, le cui spore sono presenti soprattutto nello sterco di cavallo e di alcuni animali da pascolo e di conseguenza nel terreno, in oggetti metallici arrugginiti, nella polvere delle strade, in schegge di legno. Il batterio, una volta entrato nell’organismo, non è contagioso per altri individui, non può quindi generare epidemie; l’infezione da tetano si sviluppa solo in ferite chiuse ermeticamente, in quanto i bacilli del tetano si moltiplicano in assenza di ossigeno, sono quindi un pericolo le ferite che si richiudono come la puntura di un ago o di spine: non ci si può infettare con il tetano sbucciandosi un ginocchio o con una ferita sanguinante. Rimane quindi attentamente da valutare se vaccinare o meno contro questa malattia.
Per quanto riguarda la difterite, sono più di vent’anni che non si registrano casi in Italia, anche se qualche focolaio epidemico in Europa è ancora stato registrato, soprattutto in relazione a condizioni igienico alimentari precarie.
L’epatite B è una malattia che si trasmette tramite contatto con sangue infetto, rapporti sessuali e da madre a figlio nel momento del parto, quindi, se la mamma è HBV negativa, non credo che il pargoletto andrà rimestando il sangue altrui o avrà rapporti sessuali per qualche annetto almeno. L'obbligo dell'antiepatite b è stato introdotto da De Lorenzo nel '91 sulla base di dati epidemiologici risultati poi falsati. De Lorenzo ha una condanna di secondo grado per avere preso una tangente dalla casa farmaceutica produttrice del vaccino, ma l’obbligatorietà non è mai stata abolita.
La pertosse è pericolosa nel primo anno di vita, periodo in cui però è rara, perché i forti accessi di tosse e la difficoltà ad espellere il muco possono causare crisi ipossiche e anche procurare danni neurologici, ma il vaccino anti-pertosse (DTP, Difterite Tetano e Pertosse, come si trova normalmente in commercio) è anche quello accusato di provocare i danni maggiori, per cui ...
Haemophilus B, è uno degli organismi, un batterio, che possono causare la meningite; l’introduzione del vaccino sembra abbia fatto scendere l’incidenza di questo ceppo (mortalità 3%) , ma si è nel contempo assistito ad una aumento della virulenza di altri bacilli, in particolar modo del Meningococco (mortalità 22%).

(Fonti: Le vaccinazioni pediatriche – R. Gava – Edizioni Salus; Il business della paura – Gerard Buchwald –Edizioni Civis; www.Comilva.org ; www.corvelva.org, www.informasalus.it)

Per chiudere questa puntata, voglio invitarvi alla seguente riflessione: pensate veramente che i governi e le case farmaceutiche abbiano a cuore esclusivamente la nostra salute e che scelgano di conseguenza quali pratiche mediche propagandare (o addirittura imporre)?

Nella prossima puntata: i danni da vaccino

2 commenti:

  1. stesso discorso può essere applicato alla vaccinazione anti-influenzale... Ricordo la posizione forte del gover no polacco durante l'ultimo inverno.... si inizia seriamente a mettere in discussione il dogma vaccino=obbligatorio se vogli oessere sano!!

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  2. se ancora non l'hai visto...
    è solo la prima parte http://www.youtube.com/watch?v=bKZky18SToA

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