Questo decalogo ha iniziato a farsi strada nella mia mente un giorno in auto, mentre mi chiedevo quali cose contribuissero a destabilizzarmi dal punto di vista psicologico ed emotivo e quali, invece, mi aiutassero a mantenere uno stato di equilibrio.
Premetto che sono abbastanza convinta che sia l’assenza di turbamenti negativi e motivi d’ansia a renderci felici, piuttosto che l’esistenza di fattori positivi eccezionali; per quanto mi riguarda, a parte sporadici stati di euforia indotti (perché no, anche da un buon bicchiere di vino!) mi sento felice quando il mio cervello non è assalito da continui problemi che necessitano di una soluzione, da ansie, da desideri non esaudibili, e posso così concedermi il lusso di godere in serenità di ciò che la vita mi ha concesso.
1. Mai, mai dare niente per scontato
Considerare ovvio, evidente.
Rischiosissimo. Detesto farlo e detesto che venga fatto con me. Dare per scontato significa non fare nulla perché una determinata cosa accada, perché tanto si pensa accadrà da sola. Significa non prestare le necessarie attenzioni a situazioni e persone che ci circondano, trascurare le piccole cure che sono necessarie a far germogliare qualcosa, solo perché siamo arci sicuri che tanto succederà lo stesso. Per esperienza personale, la maggior parte delle volte si finisce con il prendersi una padellata in testa, con il perdere delle belle occasioni e con il rimanerci molto, molto male (oltre a tutto si passa anche per arroganti, cosa detestabile).
2. Non avere aspettative
L'aspettativa è la previsione ragionevolmente realistica dell'individuo circa la condotta degli altri membri della società in un contesto di incertezza.
Ecco. Appunto. Le parole chiave sono “previsione” e “incertezza”, che ci danno invece la quasi certezza che saremo delusi da quanto ci aspettiamo. E’ un esercizio molto difficile, ma tentare di non avere aspettative sul comportamento altrui è decisamente un atteggiamento premiante, evita che le attese siano disilluse, che si crei quell’ansia legata al vivere sempre in attesa.
3. Se il tuo istinto tenta di dirti qualcosa, ascolta.
Devo dire che in questo campo la natura è stata molto prodiga con me, non per niente le mie amiche dicono che sono un po’ “streghetta”. Sono dotata di un sesto senso molto vigile, che nel corso degli anni ho avuto modo di mettere sotto esame più volte e che non ricordo mi abbia mai tradita. Il mio istinto è un fedele compagno che spesso mi allerta sulle situazioni di pericolo, mi fa percepire con chiarezza gli stati d’animo e talvolta i pensieri altrui e mi indica la via da seguire. Peccato che alle volte io faccia orecchie da mercante! Nella mia eterna lotta interiore tra istinto e razionalità, dove mi piacerebbe riuscire ad ottenere il meglio da entrambe le cose, talvolta la ragione prende prepotentemente il sopravvento, e con abile mossa di lotta libera, mette schiena a terra il mio povero istinto, rifiutandosi di seguire i suoi consigli. Gli errori peggiori della mia vita li ho commessi quelle volte che ho deciso lucidamente di ignorare la vocina interiore che tentava di mettermi in guardia o di fornirmi la soluzione ad un problema.
4. Alle volte, basta saper aspettare
Qui, invece, cadiamo malissimo. Io sono quella del “voglio tutto e subito”. Chiaramente non sempre questo atteggiamento porta i suoi frutti, anzi. Chi mi conosce sa bene che io sono l’impazienza fatta donna, se chiedo qualcosa mi aspetto che venga fatto immediatamente; questo, soprattutto, perché pretendo che gli altri agiscano secondo i miei schemi mentali. Io stessa infatti mi sottopongo per prima alla legge del tutto e subito, non sono in grado di rimandare le cose, mi dà fastidio avere sospesi. E se questo è sicuramente apprezzato in ambito lavorativo (dove però può facilmente sortire un effetto boomerang la prima volta che per qualsivoglia motivo la “delivery” da parte vostra tarda), nella vita privata si rivela assai difficile da gestire. Insomma, il buon motto anglosassone Take it Easy ha del vero e mi piacerebbe riuscire a metterlo in pratica, almeno qualche volta.
5. Aggressivi si, ma con moderazione
Questo dovrei ripetermelo tutte le mattine. L’aggressività infatti è la mia anima nera, la parte di me che non si può controllare a piacimento (chissà quali sono quelle controllabili invece, bah..), quella che salta fuori nei momenti meno opportuni per farsi giustizia da sé. Anche se gli anni mi hanno un po’ ammorbidita (o no?), questo rimane sempre il mio punto debole, il tratto caratteriale che mi rende più passibile di perdere il famoso equilibrio interiore, anche se, a volte, mi è tornato utile avere un carattere combattivo che non si piega davanti a nulla.
6. Non accettare compromessi...o forse ogni tanto si?
Per quanto mi riguarda vado forte nel campo del non accettare compromessi, tendo a comportarmi come una testa d’ariete e a non fermarmi davanti a nulla, ma non posso dire che questo atteggiamento mi abbia sempre ripagata, alle volte mi sarebbe piaciuto avere l’abilità della negoziazione ed essere capace di trovare una soluzione a tavolino, magari prima dello spargimento di sangue.
7. Corri!
Lo sport è il mio dissipatore di nubi preferito. Correre è un meraviglioso gesto atletico, che impone una notevole dose di fatica fisica, anche quando sei molto allenato; quando rientri a casa provi di solito un piacevole stato di benessere (grazie, endorfine!) accompagnato da una buona dose di stanchezza, specialmente se è fine giornata. Su di me ha lo splendido effetto di attutire molto l’irrequietezza che talvolta mi coglie.
8. Non farti mai mancare una colonna sonora
Qui non credo di dovervi spiegare niente… ascoltare musica per me è molto terapeutico: una musica per ogni stato d’animo e uno stato d’animo per ogni musica.
9. Vivi intensamente: assapora, godi, inebriati di tutto ciò che la vita ti concede, potrebbe non esserci un’altra opportunità.
A questo punto per me è d’obbligo una citazione di Mark Twain che amo in particolar modo, in quanto rispecchia a fondo la mia filosofia di vita.
“Tra vent'anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.”
Inutile dirvi come questo atteggiamento mi abbia più volte infilato in pasticci di vario genere e grado, ma che ci posso fare, io sono così e per dirla tutta, amo questo lato avventuroso del mio carattere.
10. And when going gets tough, the tough gets going
Non piangersi addosso quando la vita ci presenta delle difficoltà è un’altra grande dote, e quando riesco a scorgerla in qualcuno, lo apprezzo moltissimo.
Insomma, di fronte agli alti e bassi della vita, bisogna sapersi rimboccare le maniche e affrontare le cose con energia e lucidità, invece che lamentarsi con tutti di quanto si è sfortunati. Questo sicuramente farà vivere meglio noi, ma anche chi ci sta intorno.
Bene, ora sicuramente mi conoscete un po’ meglio; in quanto a me, non mi resta che appendere il decalogo sul frigo e cercare di seguirlo!
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