martedì 5 ottobre 2010

Forse il problema sta tutto nel celibato ecclesiastico...

Nobel al padre della FIVET
e il Vaticano dice la sua....

Stasera non posso veramente esimermi dal dare la mia "unrequested opinion" in quanto il tema mi tocca molto da vicino.
Parliamo di fecondazione in vitro, dei bimbi in provetta, nati grazie alla fecondazione di un ovulo al di fuori del corpo della mamma; parliamo di Robert Edwards, "padre" e mai parola fu usata più a proposito, della tecnica FIVET, grazie alla quale si stima siano nati circa 4 milioni di bambini-che-non-dovevano-essere. Questo scienziato ha ricevuto il premio Nobel per la medicina a riconoscimento di una vita dedicata alla scoperta e alla messa a punto di questa tecnica che nel 1978 permise la nascita della prima bambina in provetta.
L'assegnazione di questo premio è stata accolta favorevolmente da quasi tutto il mondo, scientifico e non, con entusiastiche parole di apprezzamento per il lavoro di Edwards.  Fin qui, tutto bene, direte voi.
Ma forse vi è sfuggito quel "quasi" piazzato un paio di righe fa...



Eh si, perchè ovviamente, la Chiesa ha reagito con sdegno. Si, con sdegno. Il Vaticano, nel suo bozzolo di anacronismo allo stato puro, continua ad annaspare cercando di riaffermare la propria posizione di leader anche in campi non inerenti alla religione, abitudine peraltro inveterata, che ora assume però una connotazione quasi buffa, talmente fuori luogo da risultare vagamente ridicola.
Lascio giudicare voi quanto fondamento ci possa essere nelle affermazioni dei vari personaggi che si sono sentiti in dovere di dire la loro in merito, citando massacri di massa di embrioni congelati, traffico di ovociti, alti tradimenti di etica e valori famigliari, insomma, tutto il repertorio trito e ritrito che non ha nessuna correlazione con la realtà e le problematiche che le persone normali si trovano a vivere ogni giorno.
Mi chiedo se veramente il fatto che la Chiesa sia guidata esclusivamente da uomini, che oltre a tutto fanno voto di castità (salvo poi insidiare il primo bambino che gli si para a tiro), non li abbia talmente slegati dalla realtà da far loro dimenticare che i fedeli sono prima di tutto essere umani, con i loro problemi e desideri e, soprattutto, con il famoso orologio biologico installato sotto pelle. O forse semplicemente cedere su quanto si raccontano da soli da centinaia di anni e modernizzarsi significherebbe in qualche maniera rinnegare il dogma stesso, rendersi "fallibili" e quindi passibili di revisione delle proprie teorie.
Fatto sta che, personalmente, vorrei non doverli più ascoltare, perchè trovo questo tipo di intervento lesivo della mia intelligenza e sensibilità di essere umano, e soprattutto della mia libertà di approfittare di ciò che il progresso scientifico mette a mia disposizione, senza che sulla mia testa pesi un anatema infondato e dal vago sapore di caccia alle streghe...
Per favore, che qualcuno schiacci OFF...

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