Eh si, potrà sembrare un luogo comune, ma riuscire a conciliare i ruoli di madre, moglie, dea del focolare e impiegata a tempo pieno non è una cosa così scontata; far quadrare i conti spazio-temporali si rivela un esercizio di equilibrismo ai limiti delle leggi della fisica.
In primo luogo, bisogna essere dotati di una scorta di energie pressoché infinita: dal momento in cui un bambino entra a far parte della tua vita e per almeno i primi 3 o 4 anni, se non siete fra quei pochi fortunati con i figli che dormono da appena nati tutta la notte (ma esistono??), preparatevi ad accontentarvi di quelle 4-5 ore di sonno mal dormite e sicuramente non consecutive, fra un biberon, un ciuccio ed un cambio di pannolino.
Io oramai sono abituata alla mia immagine riflessa nello specchio quando la stramaledetta sveglia suona alle 6.45, ma non raccomanderei questo spettacolo a qualcuno a cui voglio bene (mio marito è vaccinato, manco ci vede quando si alza!).